EDITORIALI ED APPROFONDIMENTI

Eccezionale scoperta sull'affascinante Gatto Bengala

Il bengala è un gatto ibrido ottenuto dall'incrocio tra un gatto comune ed un leopardo asiatico. Sono pochissimi ad essere in grado di selezionare questa razza perchè serve ina conoscenza assoluta sia del gatto che del leopardo. Gli allevatori del Khoomfay, il più importante allevamento oggi nel mondo, hanno scoperto perchè il gatto bengala ha un pelo " effetto glitter".

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TUTTI PAZZI PER IL (GATTO) BENGALA

Un felino da passerella. All’inizio dell’anno, in occasione del consueto appuntamento con la Moda Uomo, lo scatto di un misterioso ospite delle sfilate, l’identità del quale era ben celata da vistosi occhiali di Gucci, ha fatto il giro del web. Perché? Perché il giovane fashion addicted era accompagnato da un bellissimo esemplare di gatto Bengala saldamente aggrappato alla sua spalla. Sono diversi anni, infatti, che anche in Italia si è imposta l’esclusiva razza felina selezionata Oltreoceano, una specie diventata subito di moda tra vip e comuni mortali purché disposti a scucire una somma ragguardevole per assicurarsi uno di quei miracolosi ibridi dall’esotico manto. Ciò ha stimolato la nascita di diversi allevamenti lungo tutta la Penisola, da quelli più convenzionali, a quelli, ben più costosi, specializzati in esemplari da competizione o da riproduzione.

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GATTO BENGALA: PREZZO, CARATTERE, DIMENSIONI

Magnetico lo sguardo, lussuoso il mantello, irresistibile lo slancio: il gatto Bengala è tra i felini d’appartamento più ricercati e irresistibili. Esteticamente perfetto, è stato “creato” incrociando un gatto domestico con un esemplare di leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis), specie che vive in tutto il sud est asiatico ma anche in Corea, India e Pakistan. Artefici dell’incrocio, tra gli Anni 60 e 70 l’allevatrice Jean Mill, da un lato, e il dottor Willard Centerwall, dall’altro. Lo scopo era, da un lato, promuovere la sopravvivenza dei felini selvatici, dall’altro potenziare il corredo genetico del gatto domestico. Ne nacque il Bengala, gattone di struttura muscolare, reattività e velocità molto sviluppate. Fu solo nel 1985 che Jean S. Mill fu in grado di partecipare alla sua prima mostra di gatti. L’anno successivo la razza fu riconosciuta dall’International Cat Association (TICA). Si può dire, quindi, che è una razza abbastanza recente.

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I GATTI BENGALA KHOOMFAY SONO ORMAI UN CULT

I gatti sono animali affascinanti, ma ce n'è uno in particolare che non puoi fare a meno di ammirare con un certo stupore: il Gatto Bengala. Una razza nata da un incrocio tra un gatto domestico addomesticato e un gatto leopardo asiatico selvatico, noto per il suo mantello leopardato. In Italia se ne trovano di belli e meno belli, ma per chi è alla ricerca di un vero mini leopardo il nome Khoomfay indica una delle linee più ricercate in assoluto per bellezza e carattere di questi gatti.

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IL GATTO BENGALA CHE PIACE AI VIP

Fin dai primi anni del ‘900 donne facoltose e artisti amavano sfoggiare leopardi ed animali esotici al guinzaglio, come Phyllis Gordon, Salvador Dalì o come la Marchesa Luisa Casati Stampa, che girava per Venezia con un Ghepardo che sfoggiava un collare tempestato di diamanti.

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Il GATTO BENGALA 2.0 DALL'ASPETTO SEMPRE PIU' WILD

Quello del Gatto Bengala, sta diventando un vero e proprio cult. Ad ottenere questi manti davvero fuori dal comune, sono una famiglia di artisti che da vent'anni ne selezionano la razza. Li conoscono così bene che fondono le linee genetiche come fossero tubetti di colore che spremuti assieme ottengono delle vere e proprie opere d'arte viventi...Tutti pazzi per il gatto bengala.E’ un felino affascinante ed esclusivo, e sempre più persone vorrebbero averne un esemplare sdraiato sul tappeto di casa. Si chiama Gatto Bengala, ed oramai nel nostro immaginario è diventato un vero cult.Tutto si deve a coloro che si occupano di selezionare questa razza e di ottenere manti sempre più appariscenti ed unici.Qui in Italia si contano sulle dita delle mani, a fronte di un numero invece abbastanza numeroso di coloro che si fanno la cucciolata in casa per arrotondare ma a cui manca la sufficiente esperienza per poter parlare di selezione genetica.Selezionare il Gatto Bengala è un’altra storia; si tratta infatti di un gatto ibrido, che nonostante sia dolcissimo e molto affettuoso a livello caratteriale, conserva pur sempre un filo di sangue del suo progenitore: il leopardo asiatico, detto Prionailurus Bengalensis.Ad occuparsi di questa meravigliosa magia, sono Alba e Maurizio, storici allevatori della linea Khoomfay, che per occuparsi dei loro amati gatti, hanno rinunciato alla comodità della vita di città per trasferirsi nel bel mezzo di una riserva naturalistica nella Baia delle rose in Abruzzo; e con grande dedizione, fanno selezione della razza ottenendo dei veri e propri piccoli miracoli.Non si tratta soltanto di lavorare sulla bellezza estetica del manto, ma anche sull’indole e sulla dolcezza del carattere del gatto bengala.I loro gatti hanno tutti un nome, una storia, e delle caratteristiche che i due allevatori conoscono a perfezione; questi soggetti sono stati tutti super selezionati per la linea, la bellezza, anche per la loro dolcezza; e nel caso delle mamme, per la loro attitudine alla maternità.Le mamme leopardate, partoriscono nel tepore del fieno in mezzo alla natura, e Maurizio ed Albachiara sono sempre presenti, perché altrimenti le fattrici senza di loro non si rilassano: quando è ora li chiamano, ed aspettano fino a che uno di loro sarà presente; solo allora le mamme si lasciano andare nel loro lungo e meraviglioso percorso verso la vita: il miracolo della nascita dei piccoli gattini.Quando si dice che all'allevamento amatoriale Khoomfay "tutto nasce per amore” ( il loro slogan) è proprio vero.Ad innamorarsi di questa splendida razza ibrida è stata Albachiara, riconosciuta artista pittrice, che vent’anni fa, in un viaggio di lavoro nel sud est asiatico. Si stava occupando di alcuni preziosi affreschi all’interno di un antica chiesetta stile bizantino sita nel bel mezzo di un bosco, quando vide quella magnifica creatura: era un esemplare femmina di prionailurus bengalensis, il leopardo progenitore del gatto bengala; ne rimase folgorata.Era così bella ed affascinante, che con il riflezzo della luce che filtrava da una finestra, sembrava fosse cosparsa di polvere di stelle ( così racconta l’artista). Il manto di questi gatti infatti, ha la particolarità di avere le punte del pelo trasparenti che creano un effetto visivo glitter.Infatti Il nome Khoomfay ha un significato particolare e deriva dalla lingua di un antica tribù guerriera cinese. Significa “Fata del cielo e delle stelle” ed è stato coniato proprio in memoria di questo incontro dell’artista con la leopardina Eva.Fu un amore a prima vista, che Albachiara ha poi condiviso con il suo compagno fotografo Maurizio e i loro figli.Dal loro lavoro sono usciti esemplari che hanno impreziosito i salotti di vip e artisti, di famiglie con bambini a stilisti famosi come Stefano Gabbana.Il GATTO BENGALA 2.0 dall'aspetto sempre più wildConoscono così bene la razza e le caratteristiche di ogni provenienza a livello mondiale, che fondono le linee genetiche come fossero tubetti di colore che mischiati assieme ottengono delle vere e proprie opere d'arte viventi... I gatti Khoomfay sono ormai leggenda, e c'è chi parla addirittura di un film...I nuovi esemplari di oggi della linea Khoomfay, sono sempre più vicini alla bellezza del leopardo, con rosette sempre più grandi e contrastate, e la ciliegina sulla torta è la colorazione del manto che non è più soltanto a tre colori, ma si è aggiunta una nuova sfumatura in un quartocolore.Il gatto bengala 2.0 quindi, arriva proprio dal Khoomfay, ed ha un manto ancora più spettacolare: le rosette infatti non sono più soltanto dorate con il bordo nero, ma si arricchiscono con un colore rosso focato che rende i nuovi esemplari davvero straordinari.Ci raccontano, “- Dopo tanti tentativi e ricerche, siamo riusciti ad identificare le linee giuste per ottenere alcune caratteristiche che cercavamo da anni e che rendono il gatto bengala sempre più bello.-Fare selezione non significa prendere una coppia di gatti bengala a buon mercato e fare le cucciolate in casa, ma dedicarsi anima e corpo sacrificando le vacanze, i fine settimana, rinunciando alle comodità della città per abbandonarsi ad una vita in simbiosi con questi straordinari animali…E da come ci raccontano questi autentici ed esperti allevatori che hanno dedicato la vita al gatto bengala, i risultati ottenuti con il gatto bengala 2.0, sono davvero eccezionali e fanno venire la voglia a tutti di avere un esemplare di questo magnifico felino sul divano di casa.Questa pittoresca famiglia di artisti amanti della natura, sono impegnati anche con un’associazione che si occupa della tutela e difesa dei piccoli felini selvatici, come Eva, che vengono utilizzati ancora oggi per la loro pelliccia.Quando vedrete quindi un gatto bengala, ricordatevi che questa bellissima razza non nasce dal nulla, ma è frutto di un lavoro certosino e della passione di persone straordinarie come Albachiara e Maurizio, che in vent’anni di dedizione e amore, hanno creato delle vere meraviglie della natura sempre più belle ed oggi con una colorazione ancora più spettacolare, che noi abbiamo volutamente chiamato il Gatto Bengala 2.0.

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UN NUOVO LIBRO SUL GATTO BENGALA

E' uscito da pochi mesi , il primo libro dedicato a questa fantastica razza. A scriverlo è Filomeni Maurizio, fotografo ed  esperto della razza, che ha voluto mettere insieme foto e notizie circa questa affascinante razza. Promotore di alcuni bellissimi scatti e video sulla razza, dopo essersi scontrato con le tante notizie farlocche sul web, circa questa razza, ha deciso di mettere un po' di ordine.

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